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STEFANO PAPETTI - Il nulla non prevarr? - Dicembre 2003/ Gennaio 2004 Palazzo dei Capitani, Ascoli Piceno

ISABELLA CRUCIANELLI, FRA MODERNITA' E TRADIZIONE

Dicembre, 2003

Isabella Crucianelli, tornando ad esporre le proprie opere ad Ascoli Piceno, propone un'ampia antologia del suo itinerario artistico che spazia dalle più stagionate prove pittoriche, caratterizzate da un impianto post futurista con ampie campiture chiuse entro profili neri che tanto piacquero a Wladimiro Tulli, a quelle più recenti, senza trascurare di mostrare alcune interessanti ceramiche.
Elaborando entro personalissimi schemi espressivi le suggestioni emotive e registrando con passione gli stati d'animo nati dal confronto con una quotidianità non sempre esaltante, Isabella Crucianelli sfrutta un repertorio tecnico assai vario; avvalendosi di materiali diversi, come la polvere di alabastro, l'oro o il vetro, ottiene effetti preziosi e smaltati, oppure riproduce l'opacità della pittura murale, in una singolare combinazione tra astrattismo e figurazione.
Figure astrali e spazi siderali percorsi da fremiti di luce si fanno preziosi grazie alla miniaturistica resa di sottili trame floreali dipinte in oro, rievocando gli eleganti grafismi dei tatuaggi eseguiti con l'hennè sul dorso della mano delle donne di alcune tribù berbere.
Nel segno di un dialettico confronto fra modernità e tradizione, le opere di Isabella Crucianelli ci guidano ala comprensione di una contemporaneità sfuggente, testimoniando il valore catartico della pittura.

STEFANO PAPETTI

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